Bioenergetica e Mindfulness, due risposte concrete alla qualità del nostro Ben-Essere

Luca Battiloni, psicologo ed espositore autorevole di Natural-Mente, ci conduce alla scoperta di due risposte alla ricerca di una qualità alta del nostro Ben-Essere.

Introduzione:

Reputo che il merito di aver fatto idealmente incontrare queste due discipline per la prima volta, debba essere attribuito ad Alexander Lowen (padre dell’Analisi Bioenergetica) attraverso la pubblicazione del suo libro “La spiritualità del corpo” nel 1990.benessere 2

In questo libro Lowen gettava i fondamenti della relazione esistente tra il corpo e le pratiche spirituali. Già nella prefazione infatti, esordiva con un’affermazione molto precisa: “Cercherò di mostrare l’aspetto spirituale della salute”. Come dire che il senso della vitalità, piacere e gioia, non possa essere disgiunto da una visione più ampia della vita che riconosca la nostra connessione con gli altri ed il mondo in ci circonda; non solo dal punto di vista emotivo ma anche nella prospettiva spirituale più profonda.

E’ importante perciò, cominciare a prendere in considerazione all’interno di queste poche righe, per dare meglio il senso di ciò che si va via via a spiegare, l’ottica allargata del concetto di “Ben-Essere”, ovvero “Esistere Bene”.

Questo termine così come oggi lo conosciamo, fu utilizzato in letteratura da Platone nel 419 ac., per indicare un movimento ordinato fra “l’anima e le cose”.

Ritrovare l’essenza della suddetta parola, la sensazione cioè di un “intimo e profondo benessere”, al giorno d’oggi, in un mondo così confuso e veloce, può risultare davvero complesso per ogni individuo.

Da molti anni l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) sta sostenendo che stress, ansia e depressione siano gli aspetti medici più evidenti di un malessere personale e sociale in continuo aumento , e che sia assolutamente necessario promuovere interventi psicologici mirati, volti a migliorare questi grave disagio.

In risposta a ciò, ovvero verso la direzione di un raggiungimento di un Benessere Integrato Psico-Corporeo, trovano perfetta alchimia il lavoro combinato della BIOENERGETICA con la MINDFULNESS

lotus position on the edge of a cliffIl principio di fondo è la consapevolezza corporea, ovvero la capacità di percepirci “Realmente” nel mondo che ci circonda, così come siamo, “Qui ed Ora”.

Attraverso l’utilizzo della Bioenergetica e della Mindfulness in maniera combinata, si riescono ad acquisire rispettivamente, consapevolezza corporea e padronanza di Sé; e grazie a quest’ultime, si riescono di riflesso a modulare ed alleggerire i diversi spettri ansiogeni che usualmente si presentano all’interno della nostra vita quotidiana.

Un percorso Semplice e Naturale verso la regolazione delle proprie emozioni e l’incontro con il proprio “Ben-Essere”.

Che cos’è la Mindfulness

Il termine mindfulness deriva dalla parola sati che in lingua pali significa approssimativamente, ricordarsi nel senso di “ricordarsi di essere consapevoli”. Questo concetto, molto vicino al senso in cui lo adoperiamo noi oggi nella pratica psimindfulness_poster_UKcoterapeutica e nei protocolli di insegnamento della mindfulness, venne utilizzato per la prima volta da Buddha oltre duemilacinquecento anni fa.

Secondo la definizione corrente data in ambito scientifico, il termine “mindfulness” si riferisce ad una attenzione consapevole, intenzionale e non giudicante alla propria esperienza nel momento in cui essa viene vissuta.

E’ una vera e propria Meditazione Consapevole, che aiuta, in una maniera molto semplice ed alla portata di tutti, a mettere a fuoco ed evolvere il nostro concetto di “Essere Consapevolmente in questo mondo, Qui ed Ora, ovvero di Esistere”.

Due ricercatori americani, Greg Flexman e Lisa Flook hanno pubblicato nel 2009 una raccolta incredibilmente esaustiva sui risultati ottenuti attraverso la Mindfulnes nei diversi campi individuali e sociali.

Da ciò è stato dimostrato che attraverso l’uso frequente della meditazione consapevole si riescono ad aumentare le telomerasi, ovvero i “tappi” posti alla fine dei nostri geni in grado di ridurre i danni delle cellule, diminuire il dolore e la lenta maturazione.

La ricerca mostra anche che la consapevolezza alimenta il nostro sistema immunitario, combattendo contro un varietà incredibile di malattie psicosomatiche, e di aiutare ad alleviare la sofferenza cronica.
Mindfulness aiuta anche a migliorare la nostra attenzione e il controllo del pensiero ruminative, che contribuisce ad alti livelli di stress.

Pertanto dimostra la capacità di ridurre l’ansia, disturbi del sonno e depressione, aumentando la resilienza, l’autonomia e la consapevolezza di sé.

L’Analisi Bioenergetica

L’analisi bioenergetica è un metodo, unico nel suo genere, che combina terapia corporea e psicoterapia verbale. Il concetto di integrazionaturopatia equilibrione è basato sul fatto che mente e corpo formano un’unità.

Noi siamo i nostri pensieri, emozioni, sensazioni, impulsi ed azioni.

Partendo da questa visione integrata, l’analisi bioenergetica aiuta a prendere consapevolezza di se stessi, ad affrontare in maniera creativa i problemi personali, sviluppando il proprio potenziale, al fine di vivere una reale Buona Vita.

Mira perciò a un “Ben-Essere” complessivo della persona, radicato in un corpo vissuto come “base sicura” nel mondo.

Brevi cenni storici sull’Analisi Bioenergetica

L’analisi bioenergetica affonda le sue radici nell’opera di Sigmund Freud (1856-1939), il fondatore della psicoanalisi.

Il grande merito di Freud è, infatti, l’elaborazione della psicoterapia, come ambiente specifico per affrontare, nella relazione terapeutica,  i propri problemi psichici e somatici. Ma va anche detto che il medico Freud, che inizialmente  utilizzava nella terapia anche il massaggio, via via ha limitato la psicoterapia a uno scambio esclusivamente verbale. Questo tabù del contatto, questa esclusione del corpo concreto del paziente, è rimasto dominante nella psicoterapia fino ad oggi.

Fu invece Wilhelm Reich (1897-1957), il geniale paziente e allievo di Freud, il primo a osservare sistematicamente come i problemi psichici dei suoi pbenessere 4azienti si trasducevano in atteggiamenti e comportamenti corporei e viceversa.

Reich osservò, per esempio, come la paura di un paziente possa manifestarsi nei suoi occhi, in un respiro trattenuto, o in certe tensioni muscolari diventate abituali e fuori dalla consapevolezza del paziente (la cosiddetta “tensione muscolare cronica” o “corazza muscolare”). Di conseguenza, egli introdusse nella sua terapia delle modalità di lavoro anche con il corpo e la postura del paziente, utilizzando per esempio tecniche di respiro, di contatto e di movimento espressivo.

Infine il medico americano Alexander Lowen (1910-2008), a sua volta paziente e allievo di Wilhelm Reich, integrò ed elaborò  a modo suo le innovazioni teoriche e tecniche del suo maestro. Creò così negli anni ’50 una propria impostazione di psicoterapia corporea che chiamò Analisi bioenergetica.

Un approccio originale, sistematico e di ampia portata. Un modo di comprendere la personalità in una maniera integrata che pone l’attenzione su tutti i processi energetici che esistono all’interno dell’individuo al fine di fargli “assaporare le vera e propria Essenza di Sé”.

 

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